Mi rifiuto di accettare quello che mi accade. Questo magone
che continua a salire e scendere e non riesco ad inghiottire. E’ duro da
mandare giù, mi è insopportabile. Poi leggo le lettere d’amore delle persone
che scrivono, che dedicano, che impercettibilmente giurano. Non posso fare
altro che odiare lei, una lei che non conosco ma che mi distrugge la vita, come
fosse una vecchia nemica di cui non ho mai visto l’ombra. Ne conosco solo
l’odore, vento del mio rancore, questa immagine patetica riversata verso una
donna incolpevole. Ma pur sempre una donna che chiude gli occhi perché non vuol
vedere. Come tutte quelle che non
vogliono ammettere che i loro uomini, hanno avuto altre donne, che le hanno
tenute tra le braccia e hanno fatto l’amore, subito dopo aver telefonato a loro.
E gli uomini che ti dicono che il loro posto è ai tuoi piedi, che ti chiamano
quando sono lontani e ti dicono che non sanno che fare, che ormai la loro vita
non ha più significato là… E tu complice di questo fallimento.
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