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mercoledì 12 settembre 2012

Semplicemente non viveva

Andava piano perché il mondo correva troppo velocemente per lei. Andava piano perché aveva paura di raggiungere o essere raggiunta e quando doveva attraversare una strada chiudeva gli occhi terrorizzata. Si guardava intorno impaurita dall'immenso che la avvolgeva e sfiorava i muri per essere più protetta e girava sempre a destra dove c'era un altro muro. Teneva gli occhi bassi perché il cielo era troppo in alto e le faceva girava la testa tutta quella altezza, anche se veramente non l'aveva mai vista del tutto. Non saliva su alcun mezzo pubblico perché ci sono troppi incidenti ogni giorno, lo sanno tutti. Non osava toccare nulla perché sentiva la sporcizia inondarla, odori sgradevoli in ogni luogo e la stremavano. Aveva paura delle persone, sia di chi la guardava, sia di chi non la guardava. I motivi erano diametralmente opposti, chi la guardava, voleva qualcosa da lei e lei non poteva dare nulla a nessuno, chi non la guardava, avrebbe voluto qualcosa ma non osava alzare gli occhi. Non sorrideva e non apriva mai la bocca, perché chissà cosa poteva entrare. Non amava, non odiava, semplicemente non aveva sentimenti, come tutte le persone che nella vita hanno vissuto solo traumi. Semplicemente non viveva.





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