I giorni passano, ti guardano e ridono di te. Ridono perché sono crudeli. Ridono perché vedono solo l'involucro nel quale sei costretto. Un involucro che si adagia, giorno dopo giorno su qualsiasi intemperia. Loro passano e fanno una smorfia, sbeffeggiano la nuova ruga che si è formato sopra gli occhi. Impietosi nelle notti del tuo rammarico, della tua disperata ricerca di raddrizzare le spalle e continuare a passi svelti nella vita. Ti sbeffeggiano perché la tua vita sta scorrendo velocemente e tu non hai tempo per fermarla, di tirare i remi in barca, di urlare di aspettare un momento perché non sei ancora pronto. Se i giorni guardassero dentro di te, vedrebbero quanti capolavori ancora incompiuti possiedi, quante azioni potresti stendere sulla bilancia che propenderebbero verso di te e farebbero scorrere il tempo in modo più clemente. C'è tutta una vita ancora da scoprire. Ci sono profumi da annusare e spalle potenti da abbracciare. No, loro non vedono nulla di questo, loro volano, ti volano intorno e scappano. Non hanno nessuna pietà e ogni giorno ti abitui a questo strazio, a questa corsa che non rallenta mai e tu, non riuscirai mai a raggiungerla.
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