Verrà un giorno, sì verrà. E in questo giorno io sarò sorridente e felice, abbraccerò le persone che mi stanno accanto, come non ho mai fatto in vita mia. Le stesse che ho vicino tutti i giorni e per questo le scanso, perché le so sempre lì, sempre accanto a me, sempre pronte. Maledetta abitudine all'affetto. Riesci a barattarlo con la vita nevrotica e veloce, lo svendi per momenti di euforia con chi ti vuole solo per un attimo, ma che poi ti abbandona come si fa con un cane sull'autostrada. Ti disprezzi, a volte, ma fai la dura, le smancerie non sono adatte a te. Ma quando piangi e ti senti sola, arrivano loro, le ombre che avevi scansato per altro, per egoismo. E loro sì che ti abbracciano e ti ascoltano e piangono con te. Ma passato il bisogno riprendi la corsa. E vai, corri, corri con il vento che a volte ti sospinge e a volte ti frena. Ma non t'importa, devi correre, devi fare, devi vivere a tutti i costi intensamente. Verrà un giorno che ti fermerai e ascolterai quel vento, che non sussurra che sciocchezze, che ti induceva a roteare come una piuma dentro un vortice d'aria. Verrà un giorno che allungherò le braccia e avrò lì, a portata di mano, tutto ciò che mi serve. Verrà un giorno. Sì, verrà.
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