Sei libero, lo sei sempre stato. La tua libertà nasce impavida e spavalda e niente potrà sottrartene una briciola. Nemmeno quando sei troppo occupato a pensare a te stesso e mentre calpesti gli altri alzi lo sguardo per non vedere. Tu sei libero. Sei libero di fare e di andare. Quando vuoi una cosa la prendi, perché sta nel tuo essere spirito allo stato brado ottenere tutto ciò che vuoi e non soffermarti a nessun impedimento. Fluisci come un fiume in pianura, lento e calmo, ma anch'esso instabile agli eventi più minacciosi. La rettitudine l'hai plagiata a tuo dire e non conta se nessun'altro ti approva, tu basti a te stesso. Ricordi un nume, un vaticinatore che non indietreggia mai, nemmeno quando è in disagio con se stesso. Ma ti sottrai ai giudizi, anche di chi ti vedrebbe più incline a porgere una mano al bisognoso e al disagiato. Non te ne occupi, la tua mente e solo lei conta e sale le scale luminose dell'eccesso. Non ti asservire troppo al successo, le scale sono effimere ed eteree. Una caduta e piomberesti nella banalità.
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