Odorano di zolfo i pensieri delle persone che mi scorrono davanti, quasi a premonizione di accadimenti sensazionali, nel termine negativo della parola. Ma non ne ho paura, la mia strada non si incrocia quasi mai con quella di altre persone, che stanno a ridosso dei miei pensieri ma mai li intaccano. Cammino sempre più svelta come si allunga il passo quando la paura attanaglia la mente anche se non si sa bene il perché. Tutti li chiamano attacchi d'ansia, invece è proprio paura vera, quella che blocca le spalle e sollecita le vene del collo. Ho paura, un'angoscia indescrivibile e non riesco a darle una forma, una dimensione. So solamente che devo andare dritta per la mia strada senza indugiare, senza guardare nessuno negli occhi. Gli altri forse non capiscono che sto andando incontro al mio destino che sarà molto lontano da qui, per questo accelero il passo. Tremo, mi faccio forza ed ecco che mi si para davanti un figuro che non mi lascia passare. La mia paura si è materializzata e puzza di zolfo. La guardo, ma non indietreggio, non ne ho timore, adesso che mi ha raggiunto.
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