"Se poi un giorno" - Paolo Di Censi - Monica Sartori - Rainalda Torresini
Se poi un giorno
Paolo Di Censi "I dubbi ingialliscono i pensieri. Come ricordi tra palline di naftalina: odorano di sepolcro. E basta poco a tarlarli senza che tu te ne accorga. Riponili in un cassetto sicuro in cui sussurri l'aria ma non urli il vento. Suonali su un giradischi stanco ma non ancora rotto. E di tanto in tanto stendili al sole per schiarirli dalle ombre che qualcuno ha ricamato sulle loro trame. Vivili." Monica Sartori "E incastonali lentamente, come pietre preziose, sul selciato della tua via, quella fatta di momenti di buio e di attimi di luce sfolgorante. Falli riemergere dal sonno profondo, lo stesso in cui eri sprofondato tu prima che il boato della vita ti reclamasse. Se ancora non bastasse, impugnali come una sciabola, usane i fendenti come il ricamo di una vita tessuta pazientemente. Vivili." Rainalda Torresini "E seminali nella terra arsa perché possano dissetarla con il sapore del vento di montagna. Portali con te nello scrigno del tempo e lasciali scorrere lenti nei tuoi pensieri di un domani incerto. Falli sciogliere nel caldo dell'estate tra le parole" t'amo " tra i fiori donati tra le parole regalate al sole caldo di un mattino senza perché. Vivili." Paolo Di censi "Lasciali seccare al sole caldo di fine agosto, come il grano si sfarina al vento. Toccali spremendone del succo il seme, cospargili di sguardi. Estirpali. Seminane solo il giusto seme. Aspro resterai a guardarli e capirai che solo il giorno sarà giusto guaritore di questo lieve canto che ti dilania il petto: il dubbio parto che poi un giorno potrà lambirti il cuore. Quei dubbi non lasciarli crescere, dissipali col giorno. Vivili." Rainalda Torresini "Sotto la neve coprili come i semi del grano matureranno in primavera con foglie fresche con nuove ragioni. La vita non è certezza assoluta. Tienili nella mano pronta ad aprirsi quando un tarlo ti rode e non capisci se è nebbia o fumo negli occhi le sue parole che sparge nel vento della tua solitudine. Vivili." Paolo Di Censi "Vivili".
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