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venerdì 25 gennaio 2013

Vivili



"Se poi un giorno" - Paolo Di Censi - Monica Sartori - Rainalda Torresini

Se poi un giorno


Paolo Di Censi
"I dubbi ingialliscono i pensieri.
Come ricordi tra palline di naftalina: odorano di sepolcro.
E basta poco a tarlarli senza che tu te ne accorga.
Riponili in un cassetto sicuro in cui sussurri l'aria ma non urli il vento.
Suonali su un giradischi stanco ma non ancora rotto.
E di tanto in tanto stendili al sole per schiarirli dalle ombre che qualcuno ha ricamato sulle loro trame.
Vivili."

Monica Sartori
"E incastonali lentamente,
come pietre preziose,
sul selciato della tua via,
quella fatta di momenti di buio
e di attimi di luce sfolgorante.
Falli riemergere dal sonno profondo,
lo stesso in cui eri sprofondato tu
prima che il boato della vita ti reclamasse.
Se ancora non bastasse, impugnali
come una sciabola,
usane i fendenti come il ricamo
di una vita tessuta pazientemente.
Vivili."

Rainalda Torresini
"E seminali nella terra arsa
perché possano dissetarla
con il sapore del vento di montagna.
Portali con te nello scrigno del tempo
e lasciali scorrere lenti
nei tuoi pensieri
di un domani incerto.
Falli sciogliere
nel caldo dell'estate
tra le parole" t'amo "
tra i fiori donati
tra le parole regalate
al sole caldo
di un mattino senza perché.
Vivili."

Paolo Di censi
"Lasciali seccare al sole caldo di fine agosto,
come il grano si sfarina al vento.
Toccali spremendone del succo il seme,
cospargili di sguardi.

Estirpali.
Seminane solo il giusto seme.
Aspro resterai a guardarli
e capirai che solo il giorno sarà giusto guaritore di questo lieve canto
che ti dilania il petto:
il dubbio parto che poi un giorno potrà lambirti il cuore.
Quei dubbi
non lasciarli crescere,
dissipali col giorno.
Vivili."

Rainalda Torresini
"Sotto la neve coprili
come i semi del grano
matureranno in primavera
con foglie fresche
con nuove ragioni.
La vita non è certezza assoluta.
Tienili nella mano
pronta ad aprirsi
quando un tarlo ti rode
e non capisci
se è nebbia o fumo negli occhi
le sue parole che sparge nel vento
della tua solitudine.
Vivili."

Paolo Di Censi
"Vivili".

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