Ricordi la neve? E il freddo che ci gelava le ginocchia seduti sulla panchina, vicino alla pista da sci. Io ogni tanto andavo, per una corsa, tu rimanevi a guardarmi, finché non sparivo, lontana, un puntino tra decine di puntini. Poi scendevo di corsa, per stare ancora un po' accanto a te. Erano lunghe le discese, erano corti i momenti con te. Riuscivamo a darci qualche bacio di nascosto, perché questi baci, alla nostra età si rubano. Questo piccolo amore, che non poteva durare, lo consumavamo come i voucher omaggio, non potevamo fare altrimenti. Mentre dalle nostre bocche uscivano paroloni. Per sempre, ti amerò per sempre. Ora, adulta, ci ripenso. Ricordo l'intensità di quel primissimo amore, la gioia, l'illusione, ma a stento riesco a mettere a fuoco il tuo viso. A volte ripenso al tuo nome, sospirato centinaia di volte e che ho così banalmente dimenticato. Mi dico che non importa, mi dico che due baci rubati non contano, ma ricordo l'intensità, quella non la potrò mai dimenticare. L'intensità di due bambini che credevano nell'amore eterno.
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