La vita. Un sacchetto di coriandoli. Ogni tanto ne prendi una manciata e li lanci. Mentre volteggiano in aria vedi sfuggire una parte di te, una parte di vita, della tua vita della quale eri gelosissima fino a poco tempo fa. Ma ora distrattamente, osservi tutti quei colori che piroettano e dopo un po' si adagiano per terra, finendo il loro lavoro. E hai buttato via dieci anni, quanti? non lo sai nemmeno tu, è difficile fare i conti con queste cose innominabili. La tua serietà si fa gelida. Tutto intorno non esiste nulla, solo rumori, attutiti, perché non li vuoi ascoltare. Non sai nemmeno cosa hai fatto di questi anni. Non ti meraviglia questo accadimento, è come un'amnesia che ti coglie all'improvviso e non rammenti che cosa è stato. Se scavi, ti senti salire un'ondata di calore che ti fa tremare, ti scuote e poi basta se ne va e tu resti ammutolita, dentro quei pensieri enormi, molto più grandi di te, misera sciocca che hai permesso questo sperpero. Anni di vita a non essere. Anni di vita che non hanno nome, né date. Rammenti vagamente qualcosa di ciò che è stato perché doveva essere veramente importante e poi, vuoto. Il vuoto che colpisce nell'intimo e ti fa aprire un libro, lo sfogli e c'è la prefazione poi, tante pagine bianche, un non colore accecante e di nuovo torna ad essere scritto. Comincia così: la vita, un sacchetto di coriandoli.
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