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mercoledì 15 agosto 2012

A due mani

Il sonno mi si sta portando via, ma ogni sera è una lotta estenuante per non abbandonarmi ad una momentanea morte. Questa è l'ora del mosaico, incompleto, che compone la mia vita. Lo guardo, sistemo qualche pezzettino o lo vorrei, ma non combacia. A volte ne vorrei fare un sacchetto e buttare tutto, ma poi riflettendo bene, ho speso tanta fatica a sistemare quei riquadri. Quando finalmente ne trovo due che si incuneano perfettamente tra di loro, corro a cercare la colla ma, non la trovo mai. Così, la stragrande maggioranza dei pezzi, dei pezzi della mia vita, restano approssimativi. Combaciano ma non sono stabili come vorrei. Alcuni sono stata costretta ad inchiodarli per il terrore che si mescolassero assieme in un calderone che mi sarebbe insopportabile. Poi sorrido, pensando a quanto sono brava a finire i puzzle delle vite di altri. Quasi una maestra. Le mie mani si muovono da sole come se qualche intrigo le rendesse così svelte, così precise. Ma domani, troverò. ..E tu?
Mi sono svegliato adesso. Più di nove ore di sonno filato. Non mi ricordo l'ultima volta che mi era capitato. Avevo bisogno di riposo. Dopo tutto quello che è successo negli ultimi giorni. La mia vita è un puzzle senza molti pezzi. Lo è sempre stato, temo, anche quando sembrava che ci fossero tutti. Era un'illusione che mi raccontavo. Una favola per farmi star buono. Era la messinscena di una famiglia normale dove io recitavo, e alcune volte anche male. Lei è molto brava con le vite degli altri. E' sempre più facile che con la propria, è vero. Ma Lei ha un talento del tutto particolare. Fatto di energia, di esperienza, di ricchezza interiore e di generosità.
(A due mani).





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2 commenti:

  1. Due mani, due scritture diverse, la prima sei tu, lo si intuisce subito.

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  2. Ogni racconto è un viaggio, un itinerario da scoprire o già vissuto. Grazie di rendermi partecipe di questi tuoi appunti.

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